COMUNICATO STAMPA

L’Ande Palermo ritiene di fondamentale importanza che le forze politiche avanzino una proposta di modifica dell’art. 575 c.p. nel senso di sostituire la parola “uomo” in esso contenuta con la parola “persona”. Si supererebbe così il ricorso all’uso della parola “femminicidio” per distinguere gli omicidi perpetrati contro le donne (“omicidio” così passerebbe ad indicare nel prefisso il crimine verso il genere umano senza distinzioni, salvo a voler introdurre al suo posto la locuzione “personicidio”). D’altra parte il Titolo XII del Libro II del codice penale è intitolato “Dei delitti contro la persona”.
Auspica l’aggiunta di un nuovo comma all’art. 69 c.p. che escluda la comparazione tra attenuanti ed aggravanti per i delitti di cui all’art. 572- ter c.p. e che non ci debbano essere sconti di pena per riti alternativi speciali e il patteggiamento.
Ritiene opportuni maggiori investimenti nella educazione sulle questioni di genere, nella formazione degli operatori giudiziari e dei magistrati sulle tematiche di genere; nonché la istituzione, presso le Procure, di pool di Pubblici Ministeri che si occupino esclusivamente dell’istruzione di tali reati (come avviene per es. per la criminalità organizzata) e della parallela formazione di operatori di P. G. specializzati in materia.
Infine segnala una riflessione con riferimento al fenomeno delle violenze e molestie online, anche in ottica di genere, per far conoscere alcuni fenomeni quali cyberbullismo, cyberstalking, hate speech, molestie on line.