Centro Educativo Ignaziano
Associazione Ex Alunni Gonzaga CEI
Associazione Ande Palermo – Aderente Associazione Nazionale Donne Elettrici – Roma
Tavola Rotonda
DIRITTO ALLA SALUTE ED EQUITA’ IN SANITA’
Venerdì 13 marzo 2015 – ore 16.30
Auditorium Gonzaga CEI
Via Piersanti Mattarella, 38 – Palermo
Con il patrocinio gratuito di: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo, Associazione Donne in Neuroscienze, Associazione Giuridica JUS
Negli ultimi decenni si è assistito al netto e costante miglioramento della salute della popolazione italiana: l’aspettativa di vita è aumentata, la mortalità si è ridotta così come la morbosità, diminuita per buona parte delle categorie nosologiche in termini di incidenza, di prevalenza e impatto sulla qualità della vita. Tuttavia, non tutti i cittadini hanno beneficiato allo stesso modo di questi progressi. Continuano infatti a persistere importanti differenze negli esiti di salute dei vari gruppi sociali: quanto più si è ricchi, istruiti, residenti in aree non deprivate, e in generale dotati di risorse e opportunità socioeconomiche, tanto più si tende a presentare un profilo di salute più sano.
Numerosi studi pubblicati negli ultimi 20 anni hanno dimostrato che in tutta Europa i cittadini in condizioni di svantaggio sociale tendono ad ammalarsi di più e a guarire di meno.
Se tali disuguaglianze sono di per sé ingiuste, rimangono due ulteriori ragioni per promuoverne il contrasto: innanzitutto la priorità costituzionale sancita dall’articolo 32, in secondo luogo il fatto che rappresentano un grave freno all’economia nazionale.
Occorre, tuttavia, coniugare il diritto alla salute con il principio di equità, che si basa sulla consapevolezza che per offrire a tutti – per quanto possibile – la medesima opportunità di accesso ai servizi, è necessario garantire la sostenibilità stessa del sistema.
Tutto ciò deve essere chiaro ad ogni livello di responsabilità: sia quella dei decisori politici, sia quella degli amministratori, dei professionisti, ma anche dei singoli cittadini.
Nesusn Commento